Energie rinnovabili e responsabilità sociale

I grandi marchi e l’impegno nella sostenibilità ambientale

Viviamo un periodo di grandi sfide, la prima delle quali è la battaglia per evitare che il cambiamento climatico diventi irreversibile, con la protezione dell’ambiente e l’uso di energie rinnovabili e sostenibili come frecce al nostro arco.

Adottare politiche di sostenibilità ambientale non può più essere considerata una cosa per pochi, ma è anche vero che se non cominciano a muoversi verso questa direzione i grandi marchi e le grandi aziende allora è difficile che il volano della green economy si metta davvero in moto.
Alla fine dei conti, adottare una politica aziendale che sia amica dell’ambiente può portare solo vantaggi al brand, mostrandosi vicini alle esigenze del pianeta con un nuovo modello di produzione.

Aziende sostenibili

Attenzione all’ambiente, sostenibilità, energie rinnovabili, fanno ormai tutte parte di una politica di Green Marketing che se da un certo verso vuole solo portare nuovi clienti, dall’altro produce comunque benessere per il pianeta, quindi ben venga il green marketing.

Oggi molte aziende dichiarano che le loro fonti di energia sono tutte certificate green, oppure usano direttamente in azienda impianti fotovoltaici e impianti di mini eolico per produrre energia elettrica in maniera autonoma.

Il Green Marketing lo vediamo ormai dappertutto, Ikea è stata tra i primi grandi store ad usare un linguaggio a favore della sostenibilità seguita poi da molti altri, vedasi ad esempio il caso di GreenPea, il centro commerciale ecosostenibile aperto a Torino.

In questo caso il mini eolico adottato è esso stesso simbolo di sostenibilità, in quanto le pale eoliche in fibra di carbonio sono rivestite di legno Kiri, o Paulonia, albero simbolo della sostenibilità ambientale grazie alla sua crescita veloce.
Inoltre l’azienda produttrice, Enessere, si impegna a piantare 10 nuove piante ad ogni installazione del loro mini eolico verticale Hercules Wind Turbine.

Ci sono poi aziende che puntano su Packaging sostenibile, altre come Gucci che puntano alla certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) con la progettazione di uffici e negozi eco sostenibili, attraverso soprattutto il risparmio energetico e l’eliminazione dello spreco.

Anche Chanel, storico marchio di cosmetica, si impegna ad usare entro il 2025 solo energia proveniente da fonti rinnovabili, aderendo al RE100, un iniziativa di un gruppo di grandi aziende impegnate sulla sostenibilità ed energie pulite.
La stessa Chanel si sta impegnando non solo per adeguare uffici, negozi e fabbriche, ma sta facendo anche campagna di sensibilizzazione verso i fornitori perché facciano lo stesso, sceglie veicoli per trasporti e consegne a basse emissioni, implementa ed aumenta lo smart working per i dipendenti e usa packaging sostenibili per i cosmetici.

Un altro marchio che punta sulla sostenibilità è H&M, con addirittura una voce di menu apposita sul sito web, dove annuncia di impegnarsi affinché i loro capi di vestiario siano prodotti in maniera sostenibile e creando una apposita linea chiamata Conscious, riconoscibile da un etichetta verde.

sostenibilità ambientale e settore energetico

Se parliamo di sostenibilità ambientale non possiamo però fare a meno di trattare il tema trainante, cioè il settore delle energie rinnovabili.
Anche e soprattutto in questo campo si stanno muovendosi i grandi nomi internazionali, un po’ perché ci credono ed un po’ perché conviene, infatti oggi essere “green” è anche un nuovo concetto di “status symbol”, basta vedere che fa quasi più tendenza avere una Tesla che chissà quale altra auto d’élite.

Sta di fatto che Black Rock, una delle potenze del mondo della finanza, abbia deciso di votare a sfavore nell’approvazione del bilancio di alcune società controllate qualora non vi fosse un sufficiente impegno nella lotta al cambiamento climatico, e questo la dice lunga su quanto convenga questo nuovo filone economico.

Purtroppo è anche vero che non tutte le energie rinnovabili sono sostenibili, la stessa energia solare ha bisogno di manutenzione costante ed un minimo di giornate soleggiate all’anno, il che significa che in talune zone del nord europa questi impianti non sono molto convenienti.
E’ pur vero in ogni caso che il passaggio, o meglio la transizione energetica è oggi un esigenza non più rimandabile, per cui ci si augura che a livello mondiale vi sia unità di intenti per raggiungere questo agognato traguardo di non usare più energia di origine fossile.