Intervista a Fotografia Moderna: cambiamenti e consigli nel mondo delle foto

Il mondo delle macchine fotografiche sta cambiando giorno dopo giorno, stanno uscendo tecnologie che anni fa ce le scordavamo, siamo riusciti ad intervistare il fondatore di Fotografia Moderna per parlare un po’ con lui di come la fotografia sta mutando in questi anni e verso in che direzione sta andando.

Perché la fotografia sta cambiando?

Una volta entrati a far parte del mondo digitale il mondo della fotografia è destinato ad aggiornarsi e rimanere al passo con i tempi per non essere tagliato fuori dal mercato. Basta guardare i nostri semplici smartphone, anche il meno recente in circolazione. Riuscireste ad immaginarlo senza internet? Sarebbe tagliato completamente fuori dal mondo. E questo succede anche per la fotografia. Anche se in questo caso più che “limitare” vengono aggiunte nuove caratteristiche in grado di rendere ogni singola foto migliore.
La stabilizzazione è un esempio eclatante che casca a pennello.

Pensate alle prime macchine fotografiche e della difficoltà nel rimanere stabili e fermi per ogni fotografia, l’utilizzo del treppiedi era praticamente obbligatorio. Ora invece viene implementato il sistema di stabilizzazione direttamente sull’ottica per evitare la mancanza nel corpo macchina. Cambia giorno dopo giorno, in meglio.

La vita dei fotografi quindi è cambiata, è più semplice?

Da un punto di vista sì, dall’altro assolutamente no. Se guardiamo l’espansione della tecnologia e della complessità generale abbassata notevolmente è un bene. La fotografia non è più un hobby per pochi ma è diventata davvero alla portata di tutti. Ed è proprio questo “il suo punto debole”, alla portata di tutti vuol dire maggior concorrenza. Quindi cercare di farsi notare e farsi spazio tra le migliaia di fotografi è diventato più difficile.

Chi sono i tuoi punti di riferimento?

Fotografia Moderna è un portale di informazione, di tecnica fotografica e cerca di intervistare i fotografi emergenti, per questo una fotografia esplorativa, base ma che allo stesso tempo guarda al futuro è il massimo. Un esempio per semplificare la descrizione precedente? Il suo nome è Ansel Adams.

Quindi preferisci le foto di paesaggi?

Detto così è molto semplicistico. Non è propriamente “fotografia di paesaggi” ma stiamo parlando del raccontare una situazione e verificare, constatare, documentare il suo cambiamento. Ansel Adams ha voluto descrivere proprio questo, non sono semplici foto di paesaggi, ma sono documenti immortali dei cambiamenti del tempo.

Un ragazzo alle prime esperienze cosa dovrebbe fare? Cosa gli consigli?

È un mondo difficile, ma non impossibile. Prima di tutto deve avere le idee ben chiare su cosa vuole fare, nel senso, quale nicchia vuole seguire. Fotografo di matrimoni? Dronista? Fotografo di eventi sportivi? Va bene tutto, l’importante è diventare uno specialista del settore.
Per quanto riguarda invece la tecnica, in un vecchio articolo ho cercato di comparare la differenza tra i corsi a pagamento o quelli gratuiti. Sarò controcorrente, ma secondo me ormai online si trovano tante di quelle risorse che investire 1.000 euro per leggere qualcosa che sul mio blog si trova gratuitamente mi sembra uno spreco di soldi.
Sono di tutt’altro avviso invece per i workshop, li reputo molto formativi e necessari per migliorare la tecnica fotografica valutando tutte le situazioni e gli imprevisti.