Da quando l’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2 è entrata nelle nostre vite, sono diventati di uso quotidiano termini come “sanificazione”. Se vuoi sapere cosa significa, qual è la differenza rispetto alla disinfezione e come gestire al meglio questa operazione se hai uno spazio commerciale, prosegui nella lettura di questo articolo.
Sanificazione vs disinfezione: le principali differenze
Prima di capire come sanificare al meglio un ambiente, passiamo in rassegna le principali differenze tra sanificazione e disinfezione. Quando si parla di quest’ultima operazione, si inquadra una procedura che, tramite l’applicazione di agenti disinfettanti di varia natura, mira alla riduzione del carico microbiologico di una determinata superficie. Perché risulti efficace, la disinfezione deve essere preceduta dalla pulizia, operazione che, invece, ha lo scopo di ridurre al minimo lo sporco presente in un ambiente.
Quando si discute di sanificazione, invece, si chiama in causa una procedura tecnica che ha un fine estremamente specifico: eliminare alla base i batteri e tutti gli altri agenti contaminanti. La sanificazione, che esattamente come la disinfezione deve essere preceduta da quell’importantissima operazione preliminare che è la pulizia (la presenza di residui di sporco può rivelarsi a lungo andare problematica), deve tenere conto di standard di igiene che variano a seconda della destinazione d’uso del singolo ambiente.
Quali prodotti si utilizzano per sanificare gli ambienti?
In merito alla sanificazione degli ambienti interni, in questi mesi sono stati messi in primo piano diversi interrogativi. Tra questi, rientrano senza dubbio le domande relativi ai prodotti migliori da utilizzare. A tal proposito, si può fare riferimento alle raccomandazioni del Ministero della Salute che, nella circolare del 22 febbraio 2020, raccomanda l’utilizzo dell’ipoclorito di sodio, che deve essere diluito allo 0,1%.
Quali superfici bisogna sanificare?
Nell’ambito delle domande relative alla sanificazione degli ambienti ad alto passaggio di persone, è degna di nota la situazione di chi si chiede quali siano le superfici sulle quali concentrarsi di più. Anche in questo frangente, al netto del fatto che ogni attività deve seguire indicazioni specifiche relative alle caratteristiche del suo business, le indicazioni degli esperti sono chiare: a essere sanificate devono essere soprattutto le superfici che vengono toccate più delle altre, come per esempio le maniglie, i pos, i banconi, i tavoli dei ristoranti, i tavolini dei bar, i servizi igienici.
La sanificazione va effettuata anche in ambienti chiusi e non frequentati da tanto tempo?
Nei casi in cui si accede a un determinato ambiente dopo che questo è rimasto chiuso per tanto tempo – p.e. 7/10 giorni – bisogna effettuare la sanificazione? La risposta è negativa ed è legata al fatto che, oggi come oggi, gli studi non hanno individuato una capacità del SARS-CoV-2 di sopravvivere sulle superfici per un arco temporale superiore a quello sopra indicato.
Come gestire gli ambienti esterni
La necessità di tenere sotto controllo il contagio da SARS-CoV-2 riguarda anche chi ha esercizi aperti al pubblico con spazi esterni. Cosa prevede la legge in merito? Come si gestisce la sanificazione? A tal proposito è necessario rammentare che, ad oggi, le informazioni scientifiche in merito alla capacità dell’ipoclorito di sodio di eliminare il SARS-CoV-2 sono contrastanti. Si consiglia quindi di limitarsi al lavaggio del manto stradale con acqua e detergente.
Si può gestire autonomamente la sanificazione?
La sanificazione di un ambiente interno, sia esso un negozio, un appartamento o un ufficio, può essere gestita personalmente. Per risparmiare tempo, il consiglio è però quello di rivolgersi a un’azienda specializzata. Un altro motivo per cui vale la pena scegliere questa strada riguarda la sicurezza di chi procede all’operazione di sanificazione. Non importa che si abbia a che fare con una ditta di pulizie a Roma o con una realtà attiva in un’altra città: quando si parla di imprese specializzate, infatti, si inquadrano situazioni in cui chi lavora indossa dispositivi di protezione individuale di livello adeguato.